lunedì 17 settembre 2007

Grande Rino!!

Nonostante io non sia per niente milanista Gattuso è uno dei centrocampisti che stimo d+! Ecco un intervista ke ho rubato alla Gazzetta! Divertentissima!

LA TECNICA - Un'intervista franca, aperta, divertente, con tante domande sulle scarse qualità tecniche del giocatore calabrese, che però non si scompone. Anzi, stoppa l'avversario e rilancia: "A volte mi guardo i piedi e penso: 'Maledetti, mai che mi diate una gioia...'. Ad Ancelotti glielo dico sempre: 'Immagina se avessi i piedi buoni, non sapremmo dove mettere le coppe...'. C'è gente come Kakà che nasce fenomeno e gente come me che deve costruirsi, lavorare con passione, passione e ancora passione".
GATTUSO - "Io non sono cambiato. Il mercato fa sì che io guadagni in un mese ciò che mio padre ha guadagnato in una vita, ma l'unica differenza rispetto a quando ho cominciato è nel conto corrente bancario. La mia anima e la voglia di giocare sono rimaste identiche".
I GIOVANI E I VALORI - I ragazzi sono cambiati tantissimo. Prima a 13-14 anni il problema principale era trovarsi una fidanzata. Ora cercano solo lo sballo. C'era anche allora gente così, ma erano una minoranza. Il divertimento era giocare a calcio sulla spiaggia tutto il giorno e poi tornare la sera per vedere se si riusciva a organizzare un'altra partitella. Oggi tutto questo non esiste più, nell'Italia meridionale non c'è più una società con dei valori, non c'è rispetto".
L'IDEA DI FUGA - "Sì, dopo la finale di Istanbul avevo pensato di andarmene. Pensavo non ci fossero motivi per restare. È stato il momento più duro della mia carriera, però il club mi ha fatto cambiare idea".
LA SCOZIA - "Continuo a ringraziare mio padre per avermi aiutato a prendere la decisione di andare a Glasgow. Da solo non riuscivo a farlo, ma per rispetto alla mia famiglia, che guadagnava 800 euro al mese, non potevo rifiutare un contratto da 1 milione di euro. Poi lì ho imparato tante cose. Sono arrivato che conoscevo solo i cattolici e mi sono dovuto confrontare con la realtà protestante del club. Un giorno come un imbecille ho chiesto chi era la signora la cui foto adornava la parete dello spogliatoio. Tutti a ridere: era la Regina".


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